Scrophulariaceae
Linaria vulgaris Mill.
Nome volgare: Linajola comune, Linajola campestre, Erba strega, Linaria Cordiali, Tentennino.
Forma biologica: H scap (Emicriptofite scapose-Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie).
Descrizione: Pianta perenne, gracile, di aspetto erbaceo, con rizoma strisciante, lignificata alla base, fusti eretti, ramosi, pelosi e ghiandolosi in alto. Altezza 30-80 cm.
Le foglie sono sono sessili, alterne, lanceolate, acute, lineari, con margine revoluto, uninervie, un po’ glauche.
I fiori sono eliotropici, peduncolati, accompagnati da bratteee lineari, formano grappolo dapprima conico, poi allungato; tutta l'infiorescenza è pelosa con ghiandole frammiste ai peli. La corolla giallo zolfo, ha una macchia arancione sulla volta arcuata del labbro inferiore, termina con uno sperone ricurvo.
I frutti sono capsule ovoidi, che contengono una gran quantità di piccoli semi neri.
Antesi: Giugno – Ottobre.
Tipo corologico: Euroasit.( Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone).
Distribuzione in Italia: Specie comune in tutta la penisola, assente in Sicilia e Sardegna.
Habitat: Incolti, ruderi, macerie, massicciate ferroviarie, in posizione soleggiata 0-1.500 m.
Note di sitematica: Nelle regioni meridionali è diffusa una forma a fiori più grandi e di colore più scuro la Linaria speciosa Ten.
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco”línon” = “lino” indica la somiglianza delle foglie della pianta, con quelle del lino.
Proprietà ed utilizzi: Erba amara, acre, astringente, emolliente, depurativa, diuretica e lassativa. Attiva soprattutto sul fegato.
Pianta impiegata nel passato come diuretico, in caso di edema, oggi usata raramente.
Per uso interno: in caso di disturbi della pelle, enterite, epatite, problemi alla cistifellea e edema.
Per uso esterno: contro emorroidi, eruzioni cutanee, piaghe ed ulcere, buon emostatico.
I fiori, raccolti giovani, sono commestibili in insalata. |